STORIA

LA NOSTRA AZIENDA È NATA CON L’OBIETTIVO DI FAR CONOSCERE UN INTEGRATORE NATURALE INNOVATIVO, PROGETTATO PER CONTRASTARE I SINTOMI DELLA FIBROMIALGIA E DI ALTRE CONDIZIONI COME ANSIA, STRESS, STANCHEZZA FISICA, DOLORI CRONICI E DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE. TESTATO SU PERSONE AFFETTE DA QUESTE PROBLEMATICHE, HA MOSTRATO RISULTATI EVIDENTI GIÀ NEI PRIMI GIORNI DI UTILIZZO. SEGUENDO SEMPLICI ISTRUZIONI, DAL 4°-5° GIORNO POTRETE INIZIARE A PERCEPIRE SIGNIFICATIVI MIGLIORAMENTI NEL VOSTRO BENESSERE.

A COSA SERVE IL PRODOTTO E CHI PUO' PRENDERLO:

 

PRODOTTO NOOTROPICO NATURALE CHE RIATTIVA I NEUROTRASMETTITORI PRODOTTI DAL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO.

IL NOSTRO INTEGRATORE CONTRASTA PRINCIPALMENTE:

  • DOLORE CRONICO E DIFFUSO, COINVOLGENDO MUSCOLI, TENDINI E LEGAMENTI; TENSIONE E RIGIDITÀ MUSCOLARE.
  • AFFATICAMENTO, DEPRESSIONE, ARTROSI, ARTRITE REUMATOIDE, MALATTIA DI PARKINSON.
  • DISTURBI DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ (ADHD), VITILIGINE, ASTINENZA DA ALCOL, STANCHEZZA (ASTENIA).
  • DISTURBI DELL'UMORE E DEL SONNO (IRRITABILITÀ, NERVOSISMO, ANSIA, INSONNIA).
  • DISTURBI CORRELATI ALLO STRESS (COME IL DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS).
  • SINDROME DEL COLON IRRITABILE, EMICRANIA, FORMICOLII BILATERALI, PATOLOGIE DEL TESSUTO CONNETTIVO (ARTRITE REUMATOIDE, LUPUS).
  • DISTURBI ALIMENTARI, DIFFICOLTÀ NELL’APRIRE E CHIUDERE LE MANI, SENSO DI VOMITO DOPO AVER MANGIATO O BEVUTO.
  • SUPPORTA LA CREAZIONE NATURALE DI DOPAMINA, SEROTONINA, ADRENALINA E NORADRENALINA.
  • FAVORECE LA PRODUZIONE PROTEICA, MIGLIORA IL FLUSSO SANGUIGNO, AIUTA LA DISINTOOSSICAZIONE DA FARMACI NARCOTICI.
  • EFFETTO ANTI-INVECCHIAMENTO, SUPPORTO ALLA SALUTE DEL FEGATO.
  • REGOLA LO STATO MESTRUALE NELLE DONNE (FLUSSO, CRAMPI, SINTOMI DELLA MENOPAUSA).
  • RIDUCE I LIVELLI DI CORTISOLO NEL SANGUE.

POSSIBILI MIGLIORAMENTI GIÀ DOPO 5 GIORNI:

  • MIGLIORAMENTO DELLA CONCENTRAZIONE, QUALITÀ DEL SONNO E RISVEGLIO RIPOSATO.
  • MIGLIORAMENTO DELLA PELLE, UNGHIE E CAPELLI, APPARATO VISIVO, RIFLESSI.
  • RIDUZIONE DEL DOLORE FINO AL 90%, RITORNO A UN’ALIMENTAZIONE REGOLARE.
  • MAGGIORE VOGLIA DI FARE E DI VIVERE, MIGLIORAMENTO DELLA MEMORIA A BREVE TERMINE (IMMEDIATO) E A LUNGO TERMINE (CON USO CONTINUATIVO).
  • NORMALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DI SEBO (PELLE GRASSA), EFFETTO ANTIPRESSIVO, ANTIINFIAMMATORIO.

CHI PUÒ PRENDERLO: QUESTO PRODOTTO È ASSOLUTAMENTE SICURO ED È CONSIGLIATO A PERSONE CHE PRESENTANO LE PROBLEMATICHE SOPRA DESCRITTE. NON È NECESSARIO SOFFRIRE DI TUTTE LE PATOLOGIE ELENCATE: ANCHE IN CASO DI UNA SOLA DI QUESTE, IL PRODOTTO È UTILE.

AVVERTENZE:

  • CONSERVARE IN UN LUOGO ASCIUTTO, LONTANO DALLA PORTATA DEI BAMBINI SOTTO I 3 ANNI.
  • NON SOMMINISTRARE AI BAMBINI SOTTO GLI 8 ANNI.
  • NON SUPERARE LA DOSE CONSIGLIATA SULLA CONFEZIONE.
  • PER BAMBINI DAI 8 AI 14 ANNI, DIMEZZARE LA DOSE.
  • PER ADULTI (DAI 18 ANNI IN SU), ASSUMERE LA DOSE NORMALE INDICATA SULLA CONFEZIONE.

PERCHE' QUESTO INTEGRATORE?

MIA MOGLIE SOFFRE DI FIBROMIALGIA DA ANNI E, NEL TEMPO, HO IMPARATO A CAPIRE PROFONDAMENTE COSA SIGNIFICA VIVERE CON QUESTA MALATTIA.

INIZIALMENTE, DOPO LA DIAGNOSI, HA INIZIATO A SEGUIRE I CONSIGLI DEI MEDICI E A PRENDERE I FARMACI PRESCRITTI. PURTROPPO, QUESTI FARMACI, SEBBENE A VOLTE NECESSARI, SPESSO COMPORTANO PIÙ EFFETTI COLLATERALI CHE BENEFICI.

DOPO NUMEROSE CURE, MIA MOGLIE NON SOLO NON MOSTRAVA SEGNI DI MIGLIORAMENTO, MA A UN CERTO PUNTO NON RIUSCIVA PIÙ AD ALZARSI DAL LETTO A CAUSA DEL DOLORE E DELLA STANCHEZZA.

A QUESTO PUNTO, MI SONO IMPEGNATO A FONDO PER TROVARE UNA SOLUZIONE.

I NEUROTRASMETTITORI PRODOTTI DAL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO CON LA FIBROMIALGIA NON  FUNZIONANO PIU BENE ALLORA ABBIAMO TROVATO IL MODO DI RIATTIVARLI

IN COLLABORAZIONE CON UNO STABILIMENTO DI INTEGRATORI NAZIONALE, ABBIAMO AVVIATO UNA RICERCA E , DOPO UN PERIODO DI TEST E MODIFICHE, ABBIAMO TROVATO UNA FORMULA EFFICACE.

IN UN MESE DI TRATTAMENTO, QUESTO INTEGRATORE HA RIDOTTO L'80% DEI SINTOMI LEGATI ALLA MALATTIA, CONSENTENDO A MIA MOGLIE DI RICOMINCIARE A CAMMINARE, DI DIRE ADDIO ALL'ANSIA, ALLO STRESS, ALLE PALPITAZIONI E ALLA RESPIRAZIONE AFFANOSA.

FINALMENTE È RITORNATA A DORMIRE BENE, NON VOMITAVA PIÙ E I DOLORI SONO SCOMPARSI.

È RITORNATA A FARE ATTIVITÀ FISICA REGOLARE, UNA VERA RINASCITA.

OGGI, DOPO AVER CONTINUATO A PRENDERE QUESTO INTEGRATORE REGOLARMENTE, MIA MOGLIE È RITORNATA AL LAVORO DOPO DUE ANNI DI ASSENZA, HA UNA MAGGIORE CONCENTRAZIONE MENTALE, RIFLESSI MIGLIORATI ED E' RITORNATA A GUIDARE L'AUTOMOBILE(MA SOPRATUTTO) È RITORNATA A VIVERE LA SUA VITA.

ALTRI CHE HANNO TESTATO QUESTO INTEGRATORE HANNO RISCONTRATO GLI STESSI BENEFICI CHI PRIMA CHI DOPO.

VISTI  I RISULTATI DI QUESTO INTEGRATORE NATURALE , HO DECISO DI APRIRE UN'AZIENDA PER FAR CONOSCERE QUESTO PRODOTTO A TUTTI COLORO CHE SI TROVANO IN UNA SITUAZIONE SIMILARE.

QUESTO È UN INTEGRATORE NATURALE, SENZA GLUTINE E SENZA LATTOSIO, ADATTO A PERSONE DI ETÀ SUPERIORE AGLI 8 ANNI, SENZA LIMITI DI UTILIZZO, SENZA EFFETTI COLLATERALI E NON È NECESSARIA UN PRESCRIZIONE MEDICA.

SPERO CHE QUESTO PRODOTTO POSSA AIUTARVI A RITORNARE A UNA VITA NORMALE COME È SUCCESSO A MIA MOGLIE.

CREERÒ UNA SEZIONE DOVE POTRETE CONDIVIDERE LE VOSTRE OPINIONI E I BENEFICI CHE AVRETE RISCONTRATO.

COSA E' LA FIBROMIALGIA

La fibromialgia, detta anche sindrome fibromialgica (abbreviazione FM), o sindrome di Atlante, è una sindrome considerata reumatica, idiopatica e multifattoriale, che causa un aumento della tensione muscolare, specie durante l'utilizzo degli stessi muscoli, ed è caratterizzata da dolore di tipo cronico ai muscoli e ai tessuti fibrosi (tendini e legamenti) – diffuso, fluttuante e migrante – associato a rigidità, astenia (calo di forza con affaticabilità), disturbi cognitivi, insonnia o disturbi del sonno, alterazioni della sensibilita' agli stimoli. In chi ne è affetto può riscontrarsi un calo dei livelli di serotonina, con possibili disturbi d'ansia e depressivi in parte dei pazienti.

La diagnosi e le caratteristiche cliniche sono state a lungo dibattute e tuttora non ne è nota l'eziopatogenesi. Non si tratta di un disturbo psichico come il disturbo da conversione, anche se può incidervi lo stress psicofisico, e tuttora alcuni specialisti la vedono come un insieme variegato di sintomi, tra cui depressione e ansia causati appunto dai dolori cronici, ma spesso trattati come psicologici, in quanto parzialmente simili agli effetti fisici del disturbo depressivo.

La sindrome è stata variamente ricondotta all'attività lavorativa svolta dal soggetto debilitato, a una familiarità genetica, a reazioni allergiche o a un coinvolgimento del sistema immunitario, che abbiano causato un tilt dei maggiori recettori neurologici. Un'altra ipotesi è che si tratti di una malattia muscolare e sistemica di tipo metabolico-mitocondriale o canalopatico o neuropatia non identificata. La reale eziologia è sconosciuta, ed è oggi considerata perciò una sindrome reumatica non tipica.

Sono assenti evidenti segni di alterazioni ematiche, neurologiche e radiografiche; non ci sono aspetti istopatologici sicuri (danni sui tessuti evidenziabili con esami al microscopio) caratteristici. Gli indici di infiammazione corporea risultano nella norma. La fibromialgia viene diagnosticata per esclusione di altre patologie (diagnosi differenziale) e successiva palpazione dei tender points, sebbene sia il quadro sintomatologico complessivo del paziente a orientare verso la diagnosi.

Interessati in prevalenza dal dolore sono: tutti i distretti della colonna vertebrale, le spalle, il cingolo pelvico, braccia, polsi, cosce. Al dolore cronico, che si presenta spesso a intervalli, si associano diversi sintomi, soprattutto disturbi cognitivi, complessivamente identificati con il termine fibro fog, disturbi dell'umore e del sonno, nonché astenia, ovvero affaticamento cronico, ma senza diminuzione fisica della forza muscolare sotto sforzo (ipostenia), se non transitoria o dovuta a dolore. La non-risposta ai comuni antidolorifici, nonché il carattere "migrante" dei dolori, sono peculiari della fibromialgia. Ha un'alta comorbilità con la sindrome da fatica cronica, la sindrome dell'intestino irritabile, i disturbi d'ansia e il disturbo depressivo.

Le possibili cure sono oggetto di continui studi: sono raccomandati un sonno corretto, regolare esercizio fisico, una dieta equilibrata, e sono stati sperimentati anche alcuni farmaci.

Etimologia

La malattia era già conosciuta fin dall'Ottocento, ma con tanti altri nomi: nel 1904, ad esempio, fu chiamata Fibrosite da William Richard Gowers.

Negli anni sessanta del Novecento, Federigo Sicuteri individuò la figura della sindrome dolorosa ora nota come Fibromialgia. La denominò "Panalgesia" (pan=tutto, algesia=dolorabilità) e sottopose questa figura nosologica al Collegio della International Association for the Study of Pain (IASP), che riconobbe dignità di malattia a tale condizione medica, ma la ribattezzò col nome anglofono di "Fibromyalgia", traducibile in italiano come Fibromialgia. Federigo Sicuteri ne aveva già messo in luce l'origine con sperimentazioni sull'animale. Il meccanismo d'origine è stato definito come serotonergico e NMDA-relato.

Il termine fibromialgia deriva dal latino fibra e dal greco myo (muscolo) unito ad algos (dolore).

Epidemiologia

Insorge prevalentemente nelle persone di sesso femminile in età adulta (dal secondo al quinta decennio, con picchi verso i 25-35 e 45-55 anni), anche se non sono rari casi di fibromialgia in età pediatrica o durante l'adolescenza. Pur non essendo molto conosciuta, viene indicata da recenti statistiche al secondo o terzo posto tra le malattie reumatiche. La sua prevalenza in questo gruppo di malattie risulta essere infatti compresa tra il 12% e il 20%; nella popolazione generale si attesta invece allo 0,5% nei maschi e al 3,5% nelle femmine. Altri studi la limitano al 2–8% della popolazione, con incidenza femminile su maschile tra 7:1 e 9:1.Spesso la diagnosi arriva tardivamente e dopo molti controlli medici, in quanto viene di frequente mal interpretata. Il dolore, l'affaticabilità, le difficoltà funzionali dovute ai sintomi possono portare la persona affetta da questa patologia a un isolamento dalla vita lavorativa, di gruppo e affettiva, anche in quanto spesso erroneamente valutata come "ipocondriaca" o esagerata nel focalizzare i sintomi. La fibromialgia può non essere diagnosticata nel 75% delle persone affette.

Sintomi

Sono molti gli elementi che possono influenzare l'acutizzarsi dei sintomi del paziente: stato di stress, contatto con ambienti umidi o freddi, un'indicazione medica errata (capita che il medico in prima istanza pensi a una patologia di origine psicologica), assunzione di farmaci, dieta. Non esistendo a oggi esami specifici da effettuare per la diagnosi, estrema importanza riveste ciò che il paziente può indicare al medico.

Va segnalato come parte dei sintomi sia comune anche ad altre tre sindromi, spesso imparentate con la fibromialgia e a volte considerate un'unica entità: la CFS (Chronic Fatigue Syndrome, cioè sindrome da fatica cronica), la MCS (o sensibilità chimica multipla) e la SFB (sindrome delle fascicolazioni benigne/sindrome da crampi e fascicolazioni). Fascicolazioni, stanchezza e ipersensibilità sono anche sintomi della fibromialgia.

L'organo più coinvolto è la cute, seguito dai muscoli e dalle articolazioni, il dolore è simile a quello neuropatico. Spesso è stata confusa col “reumatismo psicogeno” in quanto caratterizzata da una sintomatologia sproporzionata rispetto alle cause obiettive. Il muscolo appare infiammato, dolente e contratto. Le contratture muscolari e l'ipertono sono responsabili della “rigidità”, specie mattutina. I muscoli sempre contratti consumano molta energia e il paziente si sente come se lavorasse 24 ore al giorno.

Manifestazioni principali

La principale manifestazione è una sensazione di dolore, faticabilità e disturbi momentanei delle funzioni cognitive, difficoltà ad addormentarsi o dormire.

 

Dolore:

 

È riferito dai pazienti in vario modo (da un leggero indolenzimento costante, fino a dolore urente o acuto in alcune zone), ma è comunque localizzato e accentuato in punti focali detti "tender points" (cioè punti dove è possibile evocare, previa digitopressione, un dolore localizzato); da non confondere con i trigger points, in cui il dolore non è ben localizzato, ma tende a essere percepito come irradiato a una zona limitrofa.

Possono comparire dolori articolari, lombalgia e cervicalgie, spesso con allodinia e facilità alle contratture muscolari in zona vertebrale e del cingolo scapolare. Vi sono, oltre a mialgia (dolore muscolare), sensazioni cutanee simili a formicolii, stilettate, caldo improvviso, intorpidimento (parestesia), ipersensibilità della pelle, prurito. Vi è spesso persistenza o recrudescenza del dolore, anche dopo il trattamento con antidolorifici e antinfiammatori tradizionali, e percezione di un dolore "diverso" da quello a cui si era abituati prima di ammalarsi.

Può dunque presentarsi nel soggetto affetto da fibromialgia una vasta gamma di sintomi, non necessariamente manifestantisi tutti e nello stesso momento. Se ne elencano i principali e\o più diffusi:

  • astenia, specialmente sotto sforzo (salire le scale, alzare gambe e braccia), non vera diminuzione della forza muscolare (ipostenia) se non lieve nelle mani e nelle braccia;
  • fenomeno di Raynaud (formicolio, pallore e cianosi, perdita di sensibilità e dolore, come effetti momentanei di vasocostrizione, specialmente nelle mani e in seguito a freddo o emotività) e lividi più facili a formarsi;
  • insonnia, dissonnie o sonno non riposante (a volte ipersonnia, letargia, eccessiva sonnolenza diurna, sintomi da privazione del sonno);
  • rigidità e impaccio nel movimento al risveglio;
  • senso di confusione o di stordimento ("nebbia mentale" o fibro-fog);
  • difficoltà di concentrazione;
  • prurito;
  • disturbi urinari, come cistite interstiziale;
  • crampi (soprattutto notturni);
  • sindrome delle fascicolazioni benigne o sindrome da crampi e fascicolazioni (fascicolazioni, miochimie, spasmofilia e tremore);
  • disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare e disordini craniomandibolari in genere;
  • cefalea;
  • ansia, depressione, attacchi di panico (cfr. Fibromialgia#Psicologia);
  • alterazioni dell'equilibrio;
  • disfunzioni gastrointestinali (reflusso, cardias incontinente ed ernia jatale, nausea, colite, sindrome del colon irritabile);
  • dispepsia (digestione difficile) e disfagia (fatica nel deglutire, bolo faringeo);
  • alterazione delle unghie;
  • secchezza degli occhi, della bocca, della pelle;
  • visione sfocata, specialmente con poca luce;
  • temperatura alterata, oppure alterata percezione di caldo e di freddo;
  • intolleranza al freddo, o al caldo-umido, o a tutti e due;
  • sensibilità accentuata della vista, dell'olfatto, dell'udito, in particolare fotofobia e intolleranza ai segnali luminosi, quali lampadine, monitor del pc, televisione, ecc.;
  • acufeni;
  • vestibolite (infiammazione cronica del vestibolo vulvare);
  • sensibilità ai mutamenti meteorologici e ai cambi di stagione (meteoropatia);
  • sindrome delle gambe senza riposo;
  • sensibilità chimica multipla (intolleranza, anche senza allergia, verso numerose sostanze).

Cosa sappiamo

La causa esatta di tale malattia è ancora sconosciuta e sotto studi accurati: attualmente si pensa che alla base di questa sindrome possa esserci un disturbo che coinvolge il sonno (nello stadio 4), o comunque fattori scatenanti legati a stress sia di tipo fisico che psicofisico. Per comprendere al meglio le anomalie di sfondo neurologico si sono fatti degli accertamenti: tramite la risonanza magnetica spettroscopica (MRS), nello specifico il sottotipo 1H, mostravano una disfunzione dell'ippocampo e bassa concentrazione di N-Acetil Aspartato (NAA), questo a dimostrazione di un disturbo neurologico o metabolico dell'individuo.

Alterazioni anatomiche

Uno studio ha dimostrato la presenza di un'alterazione a livello anatomico: un'eccessiva innervazione nelle mani, che riguarda i nervi addetti alla regolazione (apertura e chiusura), causata da shunt artero-venosi locali (rilevante malformazione artero-venosa). In particolare rimangono eccessivamente aperti, impedendo una corretta perfusione ai tessuti. Di conseguenza si ha ipossia, e quindi dolore, riduzione della forza muscolare e alterata regolazione della termoregolazione. Infatti il freddo è una delle componenti più dannose e dolorose per il paziente.

L'iperattività simpatica si traduce in particolare in alterazioni della microcircolazione periferica e centrale, come l'alterata distribuzione dei capillari a livello del tessuto muscolare, con ipervascolarizzazione dei tender points, presenza del fenomeno di Raynaud, alterazioni del flusso cerebrale con diminuzione del flusso in particolari aree cerebrali (nucleo caudato e talamo) responsabili della trasmissione e della modulazione del dolore.

Uno studio di medicina nucleare correlerebbe alcune manifestazioni cliniche della sindrome con alterazioni perfusorie nelle aree encefaliche deputate alla percezione ed elaborazione emotiva degli stimoli nocicettivi, per cui la percezione risulta alterata.

Alterazione dei neurotrasmettitori nel SNC

Sono dimostrate e confermate alterazioni di numerosi neurotrasmettitori, a riprova della origine nel sistema nervoso centrale della fibromialgia, specie di serotonina. Tutti i farmaci che hanno dimostrato di essere efficaci agiscono a livello del sistema nervoso centrale. Uno degli effetti della disfunzione dei neurotrasmettitori, e in particolare della serotonina e della noradrenalina, è la iperattività del sistema nervoso neurovegetativo (che controlla con meccanismi riflessi numerosi funzioni dell'organismo tra cui la contrazione dei muscoli, ma anche la sudorazione, la vasodilatazione e la vasocostrizione); ciò comporta un ulteriore deficit di irrorazione sanguigna a livello muscolare con insorgenza di dolore, astenia e tensione, oltre che un livello di percezione degli stimoli aumentata. Non si sa se la disfunzione è congenita, acquisita o dovuta a stimoli esterni.

Secondo alcuni studi i pazienti con fibromialgia presentano funzioni cognitive (come memoria a lungo termine e capacità di lavoro) inferiori o simili rispetto a soggetti più anziani di 20 anni. I pazienti possono presentare performance simili ai soggetti sani solo con attivazione estensiva delle regioni frontali e parietali, ossia con maggior dispendio di energia. Pare che vi sia una perdita di materia grigia 3,3 volte maggiore rispetto a soggetti sani coetanei.

Alcuni marcatori possono essere ricercati negli esami di laboratorio.

Dopamina

Per quanto riguarda l'eziologia dolorosa della malattia, recentemente si è dimostrato un ruolo centrale per la neurotrasmissione dopaminergica nella percezione del dolore, quindi nei pazienti con fibromialgia o sindrome da fatica cronica una diminuzione di dopamina nel SNC (come avviene nella substantia nigra nei casi di malattia di Parkinson) probabilmente contribuisce al nascere dei sintomi dolorosi che si presentano nella fibromialgia, nonché ai piccoli movimenti muscolari involontari, all'ipertono leggero, alla sindrome delle gambe senza riposo, e alla rigidità. Sono stati sperimentati i farmaci dopaminergici a basso dosaggio.

Infiammazione neurogenetica

Nella seconda decade degli anni Duemila, gli esami radiologici hanno evidenziato una eccessiva attivazione della microglia - ovvero delle cellule responsabili della sorveglianza immunitaria del sistema nervoso centrale - nel cervello dei pazienti fibromialgici. Il sistema immunitario intrinseco al sistema nervoso centrale, se iperattivato, rilascia mediatori pro-infiammatori che mantengono il processo di neuroinfiammazione, responsabile di molte condizioni patologiche croniche, incluse le sindromi dolorose.

È stato ipotizzato un ruolo fondamentale dell'infiammazione neurogenica. Si tratta di un'infiammazione difficile da diagnosticare, derivata dal rilascio localizzato, da parte di neuroni afferenti, di mediatori infiammatori come la sostanza PCGRPneurochinina A (NKA), ossido nitrico, polipeptide intestinale vasoattivo, in misura minore Serotonina 5-HT (altri neurotrasmettitori serotoninici sono invece risultati carenti) e l'endotelina-3 (ET-3). I canali TRPA1 stimolati dal lipopolisaccaride (LPS) possono anche causare infiammazione neurogenica acuta. Una volta rilasciati, i neuropeptidi inducono il rilascio di istamina dai mastociti adiacenti. A sua volta, l'istamina evoca il rilascio della sostanza P e CGRP ); viene di seguito stabilito un collegamento bidirezionale tra istamina e neuropeptidi nell'infiammazione neurogenica. L'istamina provoca anche reazioni allergiche e l'aumento, visibile agli esami, dei globuli bianchi eosinofili che la degradano.

L'infiammazione neurogenica, identificata in studi recenti, sembra giocare un ruolo importante nella patogenesi di numerose malattie, tra cui l'emicrania, la psoriasi, la vitiligine, l'asma, la fibromialgia, l'eczemarinite vasomotoria, rosaceaallergiadermatitidistonia, e la sensibilità chimica multipla. Essa può derivare da un'iniziale carenza di magnesio o traumi nervosi: ad esempio, molti pazienti fibromialgici hanno preesistenti disturbi cronici all'articolazione temporo-mandibolare; inoltre, nell'emicrania, la sperimentazione di stimolazione locale del nervo trigemino (che comprende anche i nervi mandibolari e mascellari) ha provocato infiammazione neurogenica sistemica attraverso il rilascio di neuropeptidi. L'artrosi cervicale, l'osteoartrosi e l'artrite reumatoide sono fattori di rischio.

Traumi, malattie e neuropatie

Secondo alcuni studi non è una malattia a origine "periferica", in quanto non sono dimostrate alterazioni muscolari o tendinee significative, ma altri studi sono in disaccordo. All'esordio spesso vi è un evento scatenante: un trauma fisico (infortuni o patologie come artrosi e radicolopatia) o psichico, una malattia febbrile spesso a eziologia virale (in particolare da virus di Epstein-Barr, o da virus influenzale), o altri eventi stressanti.

 

 

Sensibilità al glutine e neuropatia delle piccole fibre

 

Discussa, visto il coinvolgimento del SNC e non del solo sistema nervoso periferico, è la possibile associazione - in caso di fibromialgia che si caratterizzi per dolori acuti - con la neuropatia periferica a piccole fibre (sospettata anche della sindrome delle fascicolazioni benigne), una polineuropatia di difficile diagnosi, poiché l'82% dei casi hanno un normale risultato di EMG e dell'analisi della conduzione nervosa (talvolta è visibile tramite biopsia).

La neuropatia delle piccole fibre ha cause sconosciute; quando non è correlata a malattie manifeste (lupus eritematoso, sarcoidosi, HIV o malattia di Lyme) può essere collegata alla celiachia, ad allergie, alla sensibilità non celiaca al glutine (NCGS), all'ipotiroidismo o malattie autoimmuni, ma nel 40 % dei pazienti è idiopatica (senza causa primaria).La NCGS come causa di fibromialgia è ipotesi discussa.

Nonostante sia esclusa dalle sindromi da dolore neuropatico, la condivisione di caratteri fenotipico-metabolici, oltre a evidenze di coinvolgimento di piccole fibre assonali, potrebbero collocarla come una sindrome dolorosa di confine tra dolore muscolare e neuropatico.

 

Infezioni batteriche

 

Ipotizzata, essendo una malattia con sintomatologia simile a quelle reumatiche, l'origine autoimmune da infezioni batteriche.

 

Spasmofilia

 

Soggetti con spasmofilia (tetania normocalcemica) possono col tempo evolvere in fibromialgia.

 

Altre neuropatie

 

Soffrono con più facilità di fibromialgia rispetto alla media i pazienti con neuropatia ereditaria con predisposizione alle paralisi da pressione (HNPP) detta anche neuropatia tomaculare per cui è stata ipotizzata come origine.

Come altre patologie simili, alcune forme di FM potrebbero essere messe in relazione a un gruppo di neuropatie non strutturali caratterizzate da alterazione di tipo funzionale della membrana dell'assone nei nervi periferici (e raramente del SNC; non causa, in generale, danni ai neuroni dell'encefalo, al cervello o al midollo spinale), che può occasionalmente associarsi ad altre forme congenite od acquisite di neuropatie, o essere il residuo di forme acute come la sindrome di Guillain-Barré, una malattia autoimmune caratterizzata da paralisi temporanea, che si manifesta a volte durante o dopo un'infezione virale, a causa dell'attacco degli anticorpi che erroneamente si rivolgono anche contro la guaina mielinica nervosa, danneggiando la conduzione neurale. La stessa GBS può presentarsi in forma più lieve, senza paralisi ma semplice calo di forza (ipostenia) temporaneo, come neuropatia assonale o motoria multifocale anche blanda, essere sottostimata e non curata in fase acuta (ad esempio con l'uso di immunoglobuline o immunosoppressori). Inoltre senza fisioterapia adeguata in fase post-acuta, può lasciare strascichi sotto forma di patologie sfuggenti e poco note. La sindrome fascicolazioni e crampi, che può essere il prodromo della fibromialgia o della CFS, rappresenterebbe la forma più frequente e la meno grave di patologia con queste caratteristiche e può risultare idiopatica o esser esito di una pregressa neuropatia acuta, in cui permane un leggero e poco visibile danno alla mielina di alcuni nervi periferici.

 

Canalopatie e alterazioni mitocondriali

Come nella sindrome delle fascicolazioni benigne e nella spasmofilia idiopatica sono state ipotizzate disfuzioni congenite o indotte per via immunomediata delle proteine deputate allo scambio degli ioni (canali ionici), quindi una miopatia congenita (canalopatie miotoniche) o acquisita (es. per autoimmunità come nella sindrome di Lambert-Eaton, sindrome di Isaacs, ecc.) di difficile diagnosi, con coinvolgimento di canali del sodio (specie quello denominato Nav1.7), oppure del calcio o del potassio, che causa dolore e problemi alla fibra nervosa o muscolare con facile affaticabilità. In una percentuale di pazienti è stato messa in luce da analisi istologiche approfondite la presenza di alterazioni dei mitocondri dei monociti presenti nel sangue, in cellule muscolari o tessuti cutanei, con riduzione della massa dovuta ad autofagia cellulare causata dal lisosoma, senza presenza apparente di una miopatia mitocondriale genetica tra quelle attualmente identificate o un coinvolgimento metabolico.

Alterazioni del microbiota intestinale

Uno studio canadese ha dimostrato che i pazienti affetti da fibromialgia hanno un microbiota intestinale alterato rispetto a soggetti sani.

Genetica

Sembra esistere anche una familiarità ed ereditarietà, anche se non sono noti i precisi meccanismi di trasmissione; alcuni lavori hanno documentato la maggiore prevalenza di alcuni alleli nel sistema dell'antigene leucocitario umano.

Tipologie e comorbilità

Le differenze nei profili del sistema nervoso autonomico psicologici e tra gli individui affetti possono indicare l'esistenza di sottotipi di fibromialgia. Un rapporto del 2007 divide le persone con fibromialgia in quattro gruppi e "tipi misti":

  • estrema sensibilità agli stimoli dolorosi ma senza condizioni psichiatriche associate (può rispondere ai farmaci che bloccano i recettori della serotonina o 5-HT3, come gli SSRI, o a farmaci antiepilettici o antiparkinsoniani)
  • fibromialgia con sintomi psichiatrici in comorbilità, depressione con dolore (può rispondere agli antidepressivi SSRI)
  • depressione maggiore con sindrome fibromialgica concomitante (molto sensibile agli SSRI)
  • fibromialgia dovuta a somatizzazione (il paziente può giovarsi anche della psicoterapia, oltre che degli SSRI e di altri psicofarmaci)

 

Comorbilità

 

 

Può comparire assieme alle seguenti patologie: sindrome della fatica cronica (circa il 70 % dei pazienti fibromialgici manifesta anche i criteri della CFS); sindrome della guerra del Golfo; sindrome delle gambe senza riposo e acatisia; sinusite; alcune sindromi autoimmuni (allergie, vitiligine, psoriasi, alopecia areata, ecc.); neuropatie, in particolare neuropatia ereditaria con predisposizione alle paralisi da pressione (HNPP), sindrome del tunnel carpale (23 % contro 1 % di pazienti non fibromialgici come campione di controllo) e cubitale; ernia del disco, discopatia, radicolopatia; tendinopatia; sindrome miositica tensiva; cifosi, sindrome di Scheuermann; tremore essenziale.

Uno studio del 2009 condotto su pazienti partecipanti al convegno sulla fibromialgia tenutosi a Salt Lake City ha evidenziato le comorbilità più frequenti tra i disturbi del sonno (83%), la depressione (71%), l’ansia (63%) e l’artrite (38%)

Psicologia

La fibromialgia non è una malattia psichiatrica e i problemi di ansia la peggiorano (e viceversa) ma non la causano: è stato dimostrato che i tratti psicopatologici della percentuale di pazienti fibromialgici che non soffriva di problemi pregressi di ansia sono identici a quelli di pazienti con altre patologie caratterizzate da dolore cronico (es. artrite reumatoide) e sono quindi da considerare come reazione alla malattia di base. Essendo coinvolta la serotonina (per meccanismi non chiari), molti pazienti possono soffire anche di depressione e disturbi d'ansia, che assieme alla stanchezza sono spesso lamentate dai pazienti. Alcune forme, fermo restando che non si tratta di disturbi psichici, possono essere collegate all'ambito della psiconeuroendocrinoimmunologia.

Il rischio di sviluppare disturbi d’ansia (come disturbo ossessivo-compulsivo e disturbo post traumatico da stress) è circa 5 volte superiore rispetto ai non fibromialgici.

Da uno studio spagnolo risulta che tra il 36,4% e il 50 % dei casi aveva inoltre una storia pregressa di problematiche psicologiche e psichiatriche. La prima percentuale è però sovrapponibile a quella di altre malattie croniche. In questi pazienti, spesso accusati di ipocondria da medici e familiari (data la difficoltà di rilevare dati clinici negli esami che spesso risultano negativi), la diagnosi di fibromialgia viene accolta molte volte con sollievo.

Terapia non farmacologica

Il paziente può migliorare la propria salute agendo anche sul proprio stile di vita. Il paziente deve anche evitare di svolgere lavori troppo pesanti a livello fisico, oltre che risiedere in ambienti caldi e asciutti.Domande e risposte LA SINDROME FIBROMIALGICA (o FIBROMIALGIA). Importantissimo poi è il recupero del sonno perduto, farsi effettuare massaggi, fisioterapia. Sono stati sperimentati anche particolari tipi di fototerapia.

Possono portare a un miglioramento delle condizioni di salute:

  • l'attività fisica;
  • esercizi di rilassamento;
  • percorsi di coaching specifici;
  • una dieta corretta in base all'individuo.

 

Attività fisica

 

L'attività fisica deve essere continuativa, ma non eccessivamente intensa e aumentata progressivamente senza eccessi. Il paziente deve stare a riposo se è molto stanco o ha dolori acuti, ma la persona non deve mai essere immobilizzata, per non ampliare il sintomo di rigidità già presente; in seguito si dovrebbe esercitare un po' di stretching: l'individuo deve effettuare lavoro sui muscoli dolenti, distendendoli e rimanendo in tale posizione per 30 secondi e ripetuti più volte, mentre l'aerobica o altro esercizio fisico possono migliorare i sintomi.

 

Esercizi di rilassamento

 

Una buona percentuale di malati risponde positivamente a determinate tecniche di rilassamento, come training autogeno, ipnositerapia, mindfulness e yoga,

 

Percorsi di psicoterapia

 

Numerosi malati trovano giovamento nel seguire percorsi di psicoterapia specifici che portano :

  • a una maggior consapevolezza
  • alla riduzione dello stress
  • a modifiche comportamentali
  • migliorare la conoscenza e il rapporto del paziente con il proprio corpo e con la fibromialgia stessa.

Questi percorsi partono considerando che la fibromialgià non è solo un sintomo e si affiancano alle altre terapie mediche. 

 

Dieta

 

Il soggetto fibromialgico dovrebbe intraprendere una dieta corretta (limitare le proteine animali, il caffè, il tè, gli zuccheri raffinati e i superalcolici, assumere proteine vegetali, chinfusi e tisane, frutta e verdura; preferire i cereali integrali e, secondo alcuni medici, anche limitare le solanaceae come pomodori, patate, melanzane e peperoni). Sono state sperimentate le diete basate sul vegetarianismo: in particolare la dieta vegana, nella variante crudista, si è dimostrata un'efficace forma di trattamento, almeno a breve termine.

Una dieta priva di glutine e di latticini e ricca di omega 3 sembra poter migliorare la sintomatologia, unitamente a un buon apporto di vitamina C, D3. In tal senso, una dieta a base di carne allevata al pascolo, uova biologiche, frutta e verdura biologiche possono migliorare il quadro clinico (paleodieta).

Terapia farmacologica

Data l'impossibilità di formulare una diagnosi basata su evidenze mediche, e soprattutto in considerazione della natura equivoca della fibromialgia, non esiste una terapia universalmente adottata la cui efficacia sia scientificamente provata.

 

FANS e miorilassanti

 

Molti sono i farmaci, come i FANS, (antinfiammatori non sterodei), il cui uso non ha prodotto risultati: molti più effetti hanno dato i miorilassanti (come la ciclobenzaprina) e la S-adenosil-metionina. I miorilassanti centrali (es. oxibutinina, succinilcolina, vecuronio, silodosina), oppure gli ansiolitici (come le benzodiazepine), hanno efficacia temporanea, in quanto, dopo una lieve attenuazione dei sintomi dolorosi, accentuano i deficit cognitivi e percettivi spesso presenti nella sindrome.

 

Antidepressivi

 

Alcuni studi hanno dimostrato l'efficacia di antidepressivi come nel caso dell'Amitriptilina (un antidepressivo triciclico), che rimane il principio attivo di prima scelta visto anche la loro qualità di riuscire a migliorare la qualità del sonno, altri principi secondari sono Fluoxetina (inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina più comunemente chiamati SSRI), e la Duloxetina, i risultati appaiono discreti ma vengono dati nel breve periodo. Inoltre ultimamente viene utilizzata anche la venlafaxina, ovvero un antidepressivo che agisce sia sulla serotonina che sulla noradrenalina, nonché sertralina e paroxetina.

 

Melatonina

 

La melatonina, ormone collegato al sonno, può migliorare i sintomi, dall'insonnia al dolore.

 

Antiepilettici, antiparkinsoniani e oppioidi

 

Usati anche gli antiepilettici (come il clonazepam, il gabapentin o il pregabalin), gli analgesici centrali oppioidi (tramadolo e codeina/paracetamolo), alcuni antiparkinsoniani (usati spesso contro dolore e spasticità) come il pramipexolo.

Il pregabalin, tuttavia, è un analogo del neurotrasmettitore GABA, come il gabapentin, ed è indicato nel trattamento del dolore neuropatico periferico, cioè dovuto a un'anomalia anatomica e/o funzionale del meccanismo di segnalazione del dolore del sistema nervoso periferico, ma dà risultati apprezzabili solo su una percentuale minoritaria di pazienti fibromialgici; gabapentin, pregabalin e pramipexolo vengono riservati a casi gravi e per brevi periodi, dato che sono assai diffusi pesanti effetti collaterali come sonnolenza, deficit cognitivo, alterazione della frequenza cardiaca, vomito, tremori, edema, problemi psichici, ipotensione e iperalgesia paradossa (accentuazione del dolore).

Gli oppiacei, a parte la codeina e il tramadolo, svolgono un ruolo marginale nel trattamento della fibromialgia, in quanto agiscono sulle vie dolorifiche a livello del sistema nervoso centrale che non sono interessate in questa sindrome che, a quanto pare, utilizza altre vie di trasmissione e controllo del dolore, per il momento ancora totalmente sconosciute. Hanno inoltre effetti collaterali e indesiderati, e inducono tolleranza e dipendenza. La Food and Drug Administration non ne approva l'uso. La European League Against Rheumatism nel 2008 ha approvato l'uso del tramadolo ma sconsigliato l'uso di forti oppiacei (es. idrocodone, ossicodone, morfina, ecc.). Dolori forti in punti specifici possono essere trattati con lidocaina.

 

Farmaci dopaminergici

 

Alcuni malati traggono beneficio da dopaminergici usati per i sintomi motori del Parkinson, come il citato pramipexolo o la levodopa, a bassissimo dosaggio. Secondo l'ipotesi dopaminergica, sarebbe perciò sconsigliato (anche se in taluni casi sono usati a bassa dose per sintomi come insonnia e dolore) l'uso a lungo termine di neurolettici (antagonisti della dopamina, che possono causare effetti extrapiramidali, e aumentare alcuni sintomi della malattia) specie in dosaggio medio-alto, in pazienti fibromialgici che hanno comorbilità di disturbi psichici.

 

Cannabinoidi e cortisonici

 

Molti pazienti hanno riscontrato notevoli miglioramenti con l'uso terapeutico di marijuana (anche nettamente superiori rispetto a quelli provati con i farmaci "tradizionali"), grazie ai suoi effetti analgesici, miorilassanti, antidepressivi, ansiolitici e alla migliore qualità del sonno. Sono inoltre da notare i generalmente minori effetti collaterali, l'assenza di dipendenza fisica e la ridotta tolleranza sviluppata anche dopo prolungati periodi d'uso rispetto agli antidepressivi.

I cortisonici, un tempo usati con facilità, sono controindicati se non in bassa dose. Gli immunosoppressori non sono usati, non essendo chiaro se vi sia davvero una genesi autoimmunitaria.

Integratori e medicina alternativa

Gli integratori di calcio, magnesio, vitamine (es. vitamina C, vitamina B12) e oligominerali vengono utilizzati empiricamente, anche come forma di automedicazione, dai malati e dai medici con risultati contrastanti. Il loro effetto è transitorio e ridotto, sia reintegrando le sostanze consumate in periodi di stress, sia molto simile all'effetto placebo, così come accade per i trattamenti alternativi non riconosciuti come l'agopuntura o l'ossigeno-ozonoterapia, da alcuni utilizzata.

In certi casi il paziente può giovarsi dell'uso di potassio e coenzima Q10, nel caso di quest'ultimo per l'incremento dell'energia nei mitocondri. Sperimentata anche la palmitoiletanolamide (PEA), un'ammide di acido grasso con proprietà antidolorifiche, neuroprotettive e antinfiammatorie.

Prognosi

Sebbene non sia una patologia degenerativa o fatale in sé, il dolore cronico e la rigidità della fibromialgia sono pervasivi e persistenti. La maggioranza dei pazienti riporta sintomi che non aumentano nel tempo. La fibromialgia ha sintomi fluttuanti, in rapporto a numerosi fattori esterni che sono in grado di provocarne un peggioramento: è evidenziata un'influenza dei fattori climatici (i dolori e la rigidità peggiorano in primavera, in autunno, e nei periodi di grande umidità), dei fattori ormonali (periodo premestruale, disfunzioni della tiroide), dei fattori di stress psicologico, dell'invecchiamento.

Una valutazione di 332 nuovi pazienti con fibromialgia ha rilevato che i fattori correlati alla malattia, come il dolore, e fattori psicologici come condizioni di lavoro, impotenza, livello di istruzione, ecc. hanno avuto un rapporto indipendente e significativo per la gravità dei sintomi e la funzione. La fibromialgia può avere periodi di remissione di molti sintomi, specie se si seguono cure adeguate.

Complicanze

  • Sindrome del colon irritabile, molte persone con un passato di fibromialgia divengono soggette a tale sindrome.
  • Fenomeni di artrosi, a causa dell'affaticabilità dei muscoli lo sforzo va a discapito dell'articolazione o della rigidità, senza trattamento.
  • Riduzione della mobilità, per rigidità, fatica e dolore.

COME E' STATO TESTATO

ABBIAMO CHIESTO ALLE PERSONE DI SOSTITUIRE I FARMACI CON IL NOSTRO INTEGRATORE E DI INIZIARE IL TRATTAMENTO IMMEDIATAMENTE.

NEI PRIMI 3 GIORNI, L'ASTINENZA DAI FARMACI PUÒ CREARE UNA SENSAZIONE DI AGITAZIONE, MA DAL QUARTO GIORNO, QUESTO MALESSERE INIZIA A SPARIRE E I PRIMI EFFETTI POSITIVI DELL'INTEGRATORE DIVENTANO VISIBILI.

È CONSIGLIATO FARSI SUPPORTARE DA UN PARENTE, PERCHE' QUESTA TRANSIZIONE NON È FACILE PER TUTTI.

PERSONALMENTE, HO DOVUTO STARE VICINO A MIA MOGLIE PER UNA SETTIMANA, MA POI È TORNATA MENTALMENTE LUCIDA E HA RICOMINCIATO A GESTIRE TUTTO DA SOLA.

È IMPORTANTE SEGUIRE QUESTA PROCEDURA, ALTRIMENTI NON POSSIAMO GARANTIRE L'EFFICACIA DELL'INTEGRATORE, IN QUANTO I FARMACI PRECEDENTI POTREBBERO INTERFERIRE CON IL FUNZIONAMENTO REGOLARE DEL PRODOTTO.

 

PRODOTTO

ATLAS REINFORCED FOR BODY AND SPIRIT

Come si prende il prodotto?

Il pacchetto si divide in due contenitori giorno\ notte bisognera' prendere 4 capsule il mattino dalla pilloliera GIORNO entro le ore 9:00 e 3 capsule dalla pilloliera NOTTE la sera prima di andare a coricarsi.

Cosa contiene il prodotto

NELLA SUA CONFEZIONE TROVERETE DUE PILLOLIERE DA 60 CAPSULE CADAUNO ,UNA PER IL GIORNO E UNA PER LA SERA E MANUALE D'USO.

IL KIT COPRIRA' TUTTO IL MESE.

!!!!CONTENUTO PILLOLIERA GIORNO!!!!

 

 

LISTA QUI SOTTO

L-FENILALANINA

Viene proposta all'interno degli integratori per trattare forme come la depressione, la malattia di Parkinson, l'artrosi, l'artrite reumatoide, i disturbi da deficit di attenzione/iperattività, la vitiligine e l'astinenza all'alcol.

L-TIROSINA

E' l'amminoacido di partenza per la sintesi di importanti neurotrasmettitori, come la dopamina, l'adrenalina e la noradrenalina. Queste ultime due sostanze sono importantissime per il processo di adattamento a stress psicofisici intensi ed improvvisi.

L-TRIPTOFANO

Oltre a partecipare alla sintesi delle proteine (e quindi svolgere un ruolo strutturale nell'organismo) il triptofano è il precursore della serotonina, ormone che agisce come neurotrasmettitore, controlla l'umore a livello cerebrale e provoca il restringimento dei vasi sanguigni.

L-ARGININA

Una volta nell'organismo la L-arginina viene convertita in ossido nitrico, una molecola che promuove la dilatazione dei vasi sanguigni, favorendo così un miglior flusso di sangue. Inoltre la L-arginina stimola il rilascio di ormone della crescita, insulina e altre molecole.

ESTRATTO SECCO DI PARTI AEREE DI PASSIFLORA

La Passiflora è impiegata nel trattamento dell'insonnia, dei problemi gastrointestinali causati dall'ansia o dal nervosismo, del disturbo d'ansia generalizzata. Inoltre, essa è in grado di contrastare i sintomi dell'astinenza nel corso della disintossicazione dall'uso dei farmaci narcotici.

FLAVONOIDI

Considerati ottima fonte di sostanze antinvecchiamento e antiossidanti capaci di contrastare l'azione dei radicali liberi – sono attribuite diverse proprietà benefiche tra cui: favorire la protezione dei vasi venosi più piccoli. contribuire alla buona salute del fegato.

ESTRATTO SECCO DI RADICE DI ANGELICA

La medicina popolare cinese da secoli utilizza questa pianta per trattare diverse problematiche di natura ginecologica, soprattutto disordini mestruali tra cui amenorrea, irregolarità nel flusso mestruale, crampi mestruali, sintomi della menopausa: il merito sarebbe dei fitoestrogeni.

LIGUSTILIDE

In Oriente è tradizionalmente utilizzata come tonico corroborante, serotoninergico e antidepressivo, antinfiammatorio locale, diuretico, antispasmodico ed espettorante.

L-LISINA

Favorisce la formazione di anticorpi, ormoni (come quello della crescita) ed enzimi; è inoltre necessaria allo sviluppo e alla fissazione del calcio nella ossa. La lisina è importante anche come precursore di una importante vitamina, chiamata niacina, vitamina B3 o PP.

ESTRATTO SECCO DI CORTECCIA DI MAGNOLIA

Magnolia Estratto Secco è un integratore progettato con estratto secco di magnolia, in grado di supportare il normale tono dell'umore e alleviare lo stress.

HONOKIOLO

Stimola il rilascio di serotonina e dopamina e riduce i livelli di cortisolo nel sangue, l'ormone dello stress. Ha proprietà ansiolitiche e antidepressive. Migliora la qualità del sonno.

L-TEANINA

Fra gli usi proposti della teanina è incluso il trattamento dell'ansia e dell'ipertensione. Inoltre la sua assunzione viene proposta nella prevenzione della malattia di Alzheimer e per rendere più efficaci alcuni farmaci contro il cancro.

ESTRATTO SECCO DI RADICE DI MACA

Integratore alimentare a base di estratto secco di Maca, indicato come tonico-adattogeno, ovvero in grado di ridurre la stanchezza fisica e mentale. Infine la formula è in grado di favorire un sostegno metabolico.

SAM-E

Ha dimostrato di essere efficace nel miglioramento dei sintomi in tutte le forme di depressione, eccettuate le patologie maniaco-depressive, essendo particolarmente efficace in quei tipi di depressione senza cause apparenti.

ESTRATTO SECCO DI STIMMI DI ZAFFERANO

Integratore alimentare di acido alfa lipoico ed estratto vegetale di zafferano. L'estratto vegetale di stimmi di zafferano può contribuire al mantenimento del fisiologico tono dell'umore.

SAFRANALI

Proteggono le cellule neuronali con un meccanismo di tipo antiradicalico; agiscono sulla funzionalità dei neuro-trasmettitori con un meccanismo specifico.

ESTRATTO SECCO DI SEME DI CACAO

Azione lipolitica L'estratto di cacao stimola il metabolismo del tessuto adiposo e quindi contribuisce alla riduzione della cellulite e al modellamento del corpo. La sua azione lipolitica favorisce i processi di disgregazione dei grassi, rendendolo un ingrediente ideale nei prodotti dimagranti e anticellulite.

TEOBROMINA

Come prima cosa, viene utilizzata per i suoi effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale. La teobromina è anche piuttosto conosciuta per le sue qualità cardiocinetiche e vasodilatatorie, in particolare per quel che riguarda i vasi coronarici.

COENZIMA Q10

E' in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. riduce l'incidenza di tumori. agisce come un antiossidante e aiuta a proteggere dall'ossidazione dei lipidi e dai radicali liberi, proteggendo in particolare quegli organi maggiormente sottoposti alla formazione di radicali liberi stessi, quali pelle e fegato.

ACIDO PANTOTENICO (VITAMINA B5)

E' necessaria per la scomposizione (metabolismo) di carboidrati, proteine ​​e grassi. La vitamina B5 aiuta a proteggere pelle e capelli, favorisce la cicatrizzazione, aiuta a prevenire stati di stanchezza.

VITAMINA D

La vitamina D agisce come un ormone che influisce sul processo intestinale di assorbimento di calcio e fosforo. Indirettamente contribuisce anche alla regolazione di processi fisiologici come la mineralizzazione delle ossa e alcune attività del sistema immunitario, come le infiammazioni

NICOTINAMIDE

Oltre all'azione antietà e antiossidante, sappiamo che la Niacinamide funziona ottimamente per le discromie, di qualsiasi natura esse siano, migliora la texture della pelle grassa e calma le infiammazioni e può essere utilizzata nella cura della dermatite seborroica.

VITAMINA B6

Regola l'omeostasi, per esempio, di carnosina, omocarnosina e anserina, che sono cardioprotettori con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

ZINCO GLUCONATO

E' una molecola pura, utilizzata sotto forma di sale per facilitarne l'assimilazione da parte della pelle. Contribuisce ad attenuare l'effetto lucido. La pelle appare più opacizzata e riequilibrata.

ACIDO FOLICO

L'acido folico contribuisce a mantenere bassi i livelli di omocisteina nel sangue, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, sia l'acido folico che la vitamina B12 favoriscono la produzione di globuli rossi sani e promuovono un corretto metabolismo del ferro.

SELENIO

Contribuisce al regolare mantenimento di capelli e unghie. Contribuisce alla regolare funzione del sistema immunitario. Contribuisce alla regolare funzione della tiroide. Contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

VITAMINA B12

Gioca un ruolo importante nel funzionamento del sistema nervoso, stimola la funzione immunitaria ed è coinvolta nell'eritropoiesi, ossia la maturazione dei globuli rossi, intervenendo nel metabolismo dell'acido folico, altra importante vitamina idrosolubile

!!!!CONTENUTO PILLOLIERA SERA!!!!

LISTA QUI SOTTO

MAGNESIO CITRATO

Indicato in caso di stress ed ansietà, stitichezza, crampi muscolari, palpitazioni ed irritabilità, sintomi della menopausa. Coadiuva il riposo notturno favorendo il rilassamento. Il magnesio citrato richiama acqua nell'intestino e stimola il transito in caso di stitichezza.

L-TEANINA

Fra gli usi proposti della teanina è incluso il trattamento dell'ansia e dell'ipertensione. Inoltre la sua assunzione viene proposta nella prevenzione della malattia di Alzheimer e per rendere più efficaci alcuni farmaci contro il cancro.

BOSWELLIA

E' una resina estratta dalla boswellia serrata, pianta della famiglia delle Burseraceae. Nota per le proprietà antinfiammatorie e analgesiche naturali, risulta essere particolarmente utile in caso di dolori muscolari, reumatismi, artrite e artrosi.

ESTRATTO SECCO DI FOGLIE E PARTI AEREE DI GOTU KOLA (CENTELLA ASIATICA)

E' una famosa erba tradizionalmente utilizzata per migliorare lo stato mentale e sostenere il corretto funzionamento del sistema nervoso.

ASIATICOSIDI

Viene utilizzato sopratutto nella preparazione di cosmetici per la sua azione positiva sulla salute e il mantenimento dell'elasticità della pelle.

ACIDO GAMMA-AMINOBUTIRRICO (GABA)

Il GABA è il principale neurotrasmettitore inibitorio nella corteccia cerebrale umana. Come integratore alimentare viene consigliato e usato per alleviare l'ansietà e migliorare la qualità del sonno.

ESTRATTO SECCO DI FOGLIE DI MELISSA

Proprietà sedative: agisce sulle sindromi ansiose e ansiose-depressive e sui disturbi del sonno di origine nervosa, oltre che su diverse manifestazioni di origine nervosa come palpitazioni, extrasistoli, tachicardia, vertigini, acufeni da stress, emicranie di origine nervosa.

L-TRIPTOFANO

Oltre a partecipare alla sintesi delle proteine (e quindi svolgere un ruolo strutturale nell'organismo) il triptofano è il precursore della serotonina, ormone che agisce come neurotrasmettitore, controlla l'umore a livello cerebrale e provoca il restringimento dei vasi sanguigni.

ESTRATTO SECCO DI VALERIANA

Possiede proprietà sedative, ansiolitiche e coadiuvanti del sonno. Tuttavia, è anche consigliata nei casi di dismenorrea, disturbi gastrointestinali di origine nervosa e per ridurre la severità e la frequenza delle vampate di calore in menopausa.

ACIDO VALERENICO

Induce un effetto sedativo e ipnotico, contribuendo a migliorare il sonno, promuovere il rilassamento e ridurre l'ansia.

ESTRATTO SECCO DI PARTI AEREE DI PASSIFLORA

La Passiflora è impiegata nel trattamento dell'insonnia, dei problemi gastrointestinali causati dall'ansia o dal nervosismo, del disturbo d'ansia generalizzata. Inoltre, essa è in grado di contrastare i sintomi dell'astinenza nel corso della disintossicazione dall'uso dei farmaci narcotici.

FLAVONOIDI

Considerati ottima fonte di sostanze antinvecchiamento e antiossidanti capaci di contrastare l'azione dei radicali liberi – sono attribuite diverse proprietà benefiche tra cui: favorire la protezione dei vasi venosi più piccoli. contribuire alla buona salute del fegato.

ACIDO ROSMARINICO

Per via dei suoi effetti antiossidanti, è proposto nella prevenzione e nel trattamento di numerose malattie. Dati preliminari suggeriscono che possa inibire lo sviluppo di tumori in molti organi come il colon, il fegato, lo stomaco e la mammella.

NICOTINAMIDE

Oltre all'azione antietà e antiossidante, sappiamo che la Niacinamide funziona ottimamente per le discromie, di qualsiasi natura esse siano, migliora la texture della pelle grassa e calma le infiammazioni e può essere utilizzata nella cura della dermatite seborroica.

VITAMINA B5

La vitamina B5, o acido pantotenico, è necessaria per la scomposizione (metabolismo) di carboidrati, proteine ​​e grassi. La vitamina B5 aiuta a proteggere pelle e capelli, favorisce la cicatrizzazione, aiuta a prevenire stati di stanchezza

VITAMINA D

La vitamina D agisce come un ormone che influisce sul processo intestinale di assorbimento di calcio e fosforo. Indirettamente contribuisce anche alla regolazione di processi fisiologici come la mineralizzazione delle ossa e alcune attività del sistema immunitario, come le infiammazioni

MELATONINA

Rappresenta il principale ormone che regola il ritmo circadiano, ovvero quel meccanismo che permette la sincronizzazione tra: il ritmo luce/buio; il ritmo sonno/veglia.

VITAMINA B6

Regola l'omeostasi, per esempio, di carnosina, omocarnosina e anserina, che sono cardioprotettori con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

TIAMINA

E' necessaria per la crescita, lo sviluppo e la funzione delle cellule e per il normale funzionamento di cervello, nervi e cuore.

RIBOFLAVINA

Ha un ruolo fondamentale nella sintesi di tutti i processi energetici. La sua pecularietà, è quindi quella di rilasciare al corpo l'energia giusta per lo svolgimento delle regolari attività quotidiane

ACIDO FOLICO

L'acido folico contribuisce a mantenere bassi i livelli di omocisteina nel sangue, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, sia l'acido folico che la vitamina B12 favoriscono la produzione di globuli rossi sani e promuovono un corretto metabolismo del ferro.

VITAMINA B12

Gioca un ruolo importante nel funzionamento del sistema nervoso, stimola la funzione immunitaria ed è coinvolta nell'eritropoiesi, ossia la maturazione dei globuli rossi, intervenendo nel metabolismo dell'acido folico, altra importante vitamina idrosolubile

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GLUTEN FREE” e/o “NATURALMENTE PRIVO DI LATTOSIO”

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Le titolazioni degli estratti vegetali sono garantite dal fornitore al momento della consegna con il rilascio del certificato di analisi che conferma quanto indicato nella relativa scheda tecnica. Tali parametri non sono sottoposti a ulteriori verifiche da parte di Natieco.
La shelf life nella scheda tecnica viene esplicata attraverso la data di scadenza indicata come “Da consumarsi preferibilmente entro la fine:”
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Sulla base delle dichiarazioni dei fornitori delle materie prime, il prodotto non contiene ingredienti derivanti da OGM: il prodotto non è quindi soggetto alle disposizioni previste dal Reg. UE n. 1829/2003 e dal Reg. UE n. 1830/2003.
Dichiarazione Conformità materiali da imballaggio
Sulla base della documentazione consegnata dai fornitori, gli imballi utilizzati sono idonei a contenere alimenti e sono conformi alle normative di riferimento Europee (Reg. (CE) n.1935/2004, Reg. (CE) n. 1895/2005, Reg. (UE) n. 2023/2006, Reg. (UE) n. 10/2011 e successive modifiche) e normative di riferimento Italiane (DPR 777/82 e successive modifiche, DM 21/02/1973 e successive modifiche, DL 10/02/2017 n. 29).

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